Oggi abbiamo inviato un esposto-richiesta alla Consob sui rendiconti dei costi ex-post, effettivamente sostenuti, per i servizi d’investimento con particolare riferimento a quelli di Banca Mediolanum.
Facciamo un breve “riassunto delle puntate precedenti”.
- Attraverso il nostro web dedicato al tema della trasparenza nei servizi d’investimento (www.trasparenzainvestimenti.it) abbiamo avuto modo di verificare tanti comportamenti discutibili di vari intermediari nell’invio dei rendiconti sui costi sostenuti.
- In un caso in particolare, quello di Banca Mediolanum, abbiamo rilevato una specifica mancanza non essendo indicato il costo complessivo, ma suddiviso in 4 linee di business.
- Abbiamo quindi scritto una lettera aperta a questa Banca chiedendo di inviare una integrazione a tutti i clienti.
- Banca Mediolanum ci ha risposto, dichiarandosi “stupita” e sostenendo apoditticamente che il loro rendiconto rispetterebbe le norme. Facendo perfino intendere che il fatto di inviare tutti i costi in un unico rendiconto, pur suddivisi in 4 linee di business, sarebbe una loro scelta che hanno fatto per favorire la trasparenza (mentre si tratta di un chiaro obbligo di legge).
A questo punto abbiamo ritenuto doveroso interpellare la Consob per chiarire la questione.
La norma a noi sembra inequivocabile: è richiesto di inviare un unico dato aggregato con tutti i costi relativi a tutti i servizi e prodotti finanziari che il cliente ha sottoscritto per il tramite di un intermediario, siano essi prodotti e servizi d’investimento propri o di altri.
A questo punto la parola passa all’autorità di vigilanza.
Se volete aiutarci a comprendere quali altre banche non seguano le normative di trasparenza e, come per i rendiconti Mediolanum, finiscano per essere documenti difficilmente comprensibili, potete fare questo test gratuito.