Una bella storia quella dei signori Rossi che consultano da anni un consulente finanziario e hanno deciso di fare il test trasparenza appena ne hanno avuto l’opportunità.
Sono sempre stati attenti al risparmio, mettendo via il più possibile.
Lavorano entrambi da diversi anni e con tre figli da tirare su e a cui garantire gli studi.
Inoltre, hanno sempre accantonato l’idea di ristrutturare la loro abitazione e di cambiare parte dell’arredamento.
Prima del regalo di Natale: la storia dei signori Rossi
Hanno sempre seguito scrupolosamente i consigli del consulente finanziario della banca.
Questo indicava gli switch da fare da un fondo all’altro, gli consigliava spesso di mantenere le asset class più esposte all’azionario.
Nel lungo periodo avrebbero certamente contribuito a dare un risultato migliore in termini di rendimento e via dicendo.
Al solo pensiero dei tracolli che il loro portafoglio ha subito in alcuni momenti, si mettono ancora le mani nei capelli.
Hanno tenuto duro e bene o male hanno ancora il loro capitale, che sofferenza però il risparmio!
Dopo 12 anni, cominciano a sospettare che, nonostante i rischi corsi, non hanno guadagnato un granché.
Certo sono riusciti a mettere da parte un bel gruzzoletto arrivando ad una cifra di circa 300.000 euro ma il rendimento, di fatto, sembra essere stato assolutamente deludente.
Si domandano quali siano le cause di questi risultati.
Il regalo tanto atteso: ADUC e la campagna trasparenza
Cominciano a cercare più informazioni in internet e arrivano sul sito dell’Aduc.
Qui gli viene data la possibilità di fare un test che consenta loro di mettere insieme qualche informazione chiara e capire cosa e dove cercare.
Apprendono che il documento chiave è il rendiconto sui costi degli investimenti al 31/12/2018.
In tanti anni il loro consulente finanziario non gliene ha mai parlato e, guardando fra la documentazione ricevuta dalla banca, non ne hanno mai trovato traccia.
Dopo una ricerca sul sito della banca, trovano il documento.
Leggendo il documento, trovano in mezzo ad una ventina di pagine piene di varie informazioni anche qualche importo e % relativa a commissioni.
Una volta sommate le componenti il totale è pari a 12.346 euro di costi, possibile?
Interpretare il documento è difficile, dunque chiedono aiuto a Aduc che conferma il totale delle componenti di costo che nel corso del 2018 è stato pari a poco più del 4%.
Nel documento sono comprese:
- alcune penali di estinzione dei fondi;
- commissioni di sottoscrizione di nuovi fondi;
- commissioni di gestione dei fondi ed altre voci.
I signori Rossi si pongono una domanda: se nel solo 2018 il prelievo è stato di 12.346 euro, quanto è stato prelevato nel corso degli anni?
Conclusioni
Ormai il passato è passato ed è inutile cercare di cambiarlo!
Tuttavia, si può intervenire sul presente ed avere un finale diverso migliorando sensibilmente la gestione del loro risparmio.
Infatti, abbattendo i costi degli investimenti i clienti possono pianificare la ristrutturazione del loro immobile e la sostituzione della cucina.
In 6/7 anni riusciranno ad ammortizzare completamente la spesa.
Davvero un bellissimo regalo di Natale.
Scopri se anche tu puoi farti un bel regalo di Natale con il test Trasparenza di Aduc.