Il T.e.r.
L’indicatore dei vari costi del fondo comune si racchiude nel T.E.R. (Total Expense Ratio) che deve sempre esserci nel prospetto informativo e che sicuramente ti sei dimenticato di leggere!
Questo numerino (nel T.E.R.) influenza il risultato dei tuoi investimenti, perché più è alto e meno i tuoi soldi renderanno.
Eppure, Caro Risparmiatore pare che poco TI importi di quanto spendi per investire il tuo denaro: ma poi vuoi che TI renda!
Mi sento ripetere: un investimento deve Rendere! (seee, con i tassi a zero di quest’epoca).
Ti direi di cominciare a guadagnare fin da subito, grazie al conseguente risparmio e, più semplicemente, pagando tanto di meno.
Guarda con i tuoi occhi quanto incidono i costi (T.E.R.) sugli utili dei fondi comuni d’investimento.
In particolare:
- I fondi azionari hanno costi di gestione nettamente più elevati rispetto alla media (fra il 2,3% e il 2,6% circa).
- I fondi bilanciati presentano costi di gestione inferiori a quelli degli azionari (1,5% circa), ma il peso dei costi sull’utile ha superato il 70%; inoltre, hanno costi di ingresso più elevati degli azionari (1,7%).
- I fondi flessibili e quelli alternativi hanno costi di gestione lievemente più elevati della media.
Non ti conforterà sapere che i costi dei fondi Italiani sono significativamente superiori alla media europea del 42%.
Il 70% delle commissioni che paghi va a remunerare l’attività distributiva, cioè serve per pagare lo stipendio a chi te lo ha fatto sottoscrivere.
Rimane solo il 30% per fare, delle quote del fondo comune che hai, un fondo di buona qualità, a me sembra poco, che dici?
Il peso dei costi è arrivato ad essere, nel 2016, come da studio Consob – Il costo dei fondi comuni in Italia –), superiore all’utile generato dallo stesso.
Ed i Costi Di Ingresso Che Sono Da Aggiungere Al T.E.R. sono passati dallo 0,7% all’1,5%!
Ecco che, caro risparmiatore, te ne devi preoccupare!!!!
E allora che aspetti, fai il test TRASPARENZA!!!!.